La costruzione modulare è il futuro dell’edilizia: lo dice il report McKinsey

Spostare la costruzione dal cantiere alla fabbrica per velocizzare i tempi e ridurre i costi, proteggendo anche l’ambiente.

Strutture realizzate nella metà del tempo e con un risparmio del 20% rispetto ai metodi tradizionali. Il report pubblicato da McKinsey, multinazionale di consulenza strategica, analizza quelli che sono gli effetti di un cambiamento epocale nel mondo delle costruzioni: il passaggio alla prefabbricazione e all’edilizia modulare.

Il fenomeno del green building e la spinta della digitalizzazione e delle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica consentono oggi di produrre soluzioni costruttive di ultima generazione e orientate al basso impatto ambientale. I sistemi costruttivi modulari, o prefabbricati, detti anche offsite, non sono un concetto nuovo. Queste spinte tecnologiche unite a esigenze economiche e a una nuova mentalità hanno attirato un enorme interesse che potrebbe rimodellare in modo significativo il modo in cui costruiamo oggi.

La costruzione modulare offre all’industria un’opportunità di un cambiamento radicale: spostare molti aspetti dell’attività edilizia dai cantieri tradizionali agli stabilimenti, portando così la produzione “offsite” fuori sede, adottando uno stile manifatturiero.

Le soluzioni offsite modulari consentono di velocizzare i tempi nel luogo di costruzione, una netta riduzione dei costi e delle emissioni nocive, prediligendo materiali sostenibili.

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